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Il mito di Prometeo: l’uomo che rubò il fuoco agli dei

Il mito di Prometeo l'uomo che rubò il fuoco agli dei - STATUA

La storia emozionante di un eroe antico

Il mito di Prometeo è una delle storie più affascinanti e suggestive della mitologia greca, che ha ispirato poeti, artisti e filosofi per secoli, un racconto che ci porta indietro nel tempo, alla nascita dell’umanità e delle divinità che dominavano il mondo.

La leggenda narra della ribellione di un dio contro gli dei dell’Olimpo, che in un atto di sfida osò rubare il fuoco sacro per portarlo agli uomini e per questo fu punito. 

La storia del mito di Prometeo

Secondo la leggenda, Prometeo ed era uno dei Titani, antichi dei che governavano il mondo prima dell’avvento di Zeus e degli dèi dell’Olimpo.

Nato da Giapeto (figlio di Urano e Gea – dea della Terra-) e da Climene (figlia di Oceano). 

Le vicende del mito di Prometeo sono molteplici e si arricchiscono di eventi (alcuni più diffusi di altri). Principalmente ne scrissero Esiodo – che creò il mito – Eschilo e Platone.

Ora cerchiamo di capire questo fondamentale passaggio:

  • Prometeo, il cui nome significa «colui che pensa prima di agire» o anche secondo Esiodo “saper prevedere” 

è fratello di

  • Epimeteo il cui nome significa «colui che pensa dopo aver agito» o anche, sempre secondo Esiodo, “rendersi conto dopo”.

Questo significato è importantissimo per capire bene il mito e i successivi avvenimenti.

Prometeo e la creazione dell’uomo

Secondo Platone, fu proprio Prometeo a creare l’uomo impastando il fango, o anche «impastando l’acqua piovana» secondo Ovidio e inserendo un elemento del fuoco divino.

Prometeo ed Epimeteo si dedicarono alla creazione di tutte le creature viventi, tuttavia, proprio perché assistito dal fratello che agisce in modo sbadato (ricordate il significato di Epimeteo? «colui che pensa dopo aver agito») fu commesso un grave errore.

Epimeteo distribuisce ai vari animali la capacità di adattarsi, ambientarsi e doti fisiche da utilizzare come armi per difendersi… ma quando giunge agli umani, non ebbe più alcuna risorsa da donare.

È allora che Prometeo ruba ad Atena l’intelligenza, in modo che gli umani possano riuscire a sopravvivere in un mondo ostile e privo di conforto.

Egli insegnò loro come accendere il fuoco, come costruire le prime abitazioni e come coltivare i campi. Gli dei, però, non erano contenti di questa situazione, invidiosi della prosperità degli uomini e temendo di perdere il loro potere.

Ci racconta Esiodo che Prometeo aveva talmente a cuore gli uomini che si macchia anche di un’altra colpa: quella di aver raggirato Zeus durante un sacrificio rituale, divise un bue con astuzia cercando di ingannarlo per favorire gli uomini e lasciare a loro le parti più succulente.

Zeus  e 

Così Zeus, il re degli dei, si vendicò di questo tentativo e decise di punire Prometeo e gli uomini per il loro oltraggio. Decise di privare gli uomini del fuoco, simbolo della conoscenza e della civiltà, impedendo loro di cucinare il cibo, di riscaldarsi e di proteggersi dalle tenebre della notte e lo nascose lontano dalla loro portata, ma Prometeo non si arrese.

Grazie alla sua astuzia e alla sua intelligenza, riuscì a rubare di nuovo il fuoco agli dei e a portarlo agli uomini.

Prometeo & Pandora

 

Prometeo & Pandora

Nella mitologia greca, la figura di Prometeo è strettamente legata a quella di Pandora.

Secondo il mito, Zeus decise di punire sia Prometeo che  l’umanità per aver ricevuto il fuoco da Prometeo.

Così, Zeus punisce Prometeo, che aveva cercato di proteggere l’umanità dalle conseguenze del suo dono: fu condannato ad essere incatenato ad una roccia e lo lasciarono lì, alla mercé delle aquile che ogni giorno gli mangiavano il fegato, che magicamente si ricomponeva ogni notte in un ciclo infinito di sofferenza.

La sofferenza di Prometeo durò per molti anni, finché non venne salvato dall’eroe Ercole.

Per punire gli uomini Zeus ordina a Efesto di creare Pandora, la prima donna, e di donarla in sposa a Epimeteo, fratello di Prometeo.

Pandora, era una creatura di straordinaria bellezza a cui ciascun dio diede una in dono una virtù (da qui il nome “Pandora” ovvero “tutti i doni”). Anche Zeus fece un dono a Pandora: un vaso da tenere sempre chiuso e non aprire mai.

Prometeo aveva avvertito Epimeteo di non accettare alcun dono da Zeus, ma quest’ultimo era incuriosito e accettò Pandora come moglie. Pandora aprì il vaso contenente tutti i mali del mondo, diffondendo così le malattie, le guerre, la follia e tutte le altre sciagure che afflissero gli uomini.

Solo la Speranza rimane nel vaso, in quanto Pandora riuscì a chiuderlo prima che essa possa uscire.

Prometeo viene poi liberato dal suo supplizio da Ercole, che lo salva dall’ingiusto castigo inflitto da Zeus.

Secondo la leggenda, Prometeo potrebbe avere un ruolo importante nell’apocalisse greca, in quanto sarebbe destinato a uccidere il figlio di Zeus che deterrà il fulmine, evento che causerebbe la fine del mondo.

Il mito di Prometeo ci parla di un uomo coraggioso, che ha sfidato la potenza degli dei per portare la conoscenza e il benessere agli uomini. È una storia che ci insegna l’importanza della conoscenza e della libertà, che ci fa capire come il coraggio e la determinazione possano farci superare anche le sfide più difficili.

Ma il mito di Prometeo ci dice anche che ogni azione ha una conseguenza, che ogni scelta comporta un rischio. Prometeo ha pagato un prezzo altissimo per la sua ribellione, ma il suo sacrificio ha dato agli uomini la conoscenza e la libertà che ancora oggi ci permettono di vivere in un mondo migliore.

In conclusione, il mito di Prometeo è una storia emozionante e coinvolgente, che ci parla di coraggio, conoscenza e libertà. È una lezione che ci viene dall’antichità, ma che ha ancora tanto da insegnarci nel mondo moderno. Grazie a Prometeo, gli uomini hanno scoperto il fuoco e hanno potuto evolversi, creando una civiltà che ancora oggi ci fa sentire orgogliosi della nostra specie.

Prometeo è famoso soprattutto per aver sottratto agli dèi il fuoco e averlo donato agli esseri umani. Tuttavia, la sua figura è molto più complessa di quanto possa sembrare. Prometeo rappresenta la conoscenza, l’intelligenza e l’inventiva. Platone lo considera l‘inventore della scrittura, della medicina, dell’architettura, dell’arte metallurgica e dell’addomesticamento degli animali, ovvero dei fondamenti della società.

Inoltre, tutte le vicende mitiche che lo vedono protagonista sono legate ai suoi tentativi di favorire l’uomo, a volte anche con l’inganno, nei confronti della natura o degli dei: non venitemi a dire che questo non è sinonimo di lotta contro i privilegi della classi sociali! In questo mito ci sono elementi che troveremo nella storia della nostra civiltà.

Prometeo attraverso lo schermo e le note: quando il mito antico ispira il cinema e la musica

Prometeo è stato una figura influente nella cultura occidentale e ha ispirato molte opere di arte e letteratura. È diventato un simbolo di ribellione e di sfida alle autorità. La sua figura ha influenzato la filosofia e la letteratura, e rappresenta un’importante metafora per la lotta contro l’oppressione e per l’affermazione della libertà. In sintesi, Prometeo rappresenta un simbolo universale di conoscenza e libertà, un’icona culturale della ribellione e dell’ingegnosità umana. Poteva questo ideale così alto non sposarsi con le arti?

Il mito di Prometeo ha ispirato numerosi autori e artisti nel corso dei secoli, che lo hanno rappresentato in vari modi sia in forma pittorica che scultorea ma anche in modo molto più contemporaneo: tra i riferimenti cinematografici più noti, possiamo citare il film “Prometheus” di Ridley Scott, una sorta di prequel della saga di “Alien” che esplora la mitologia greca e la creazione dell’umanità. Tra i riferimenti musicali, invece, è impossibile non menzionare la celebre opera di Beethoven “Prometeo, poema sinfonico“, che racconta la storia dell’eroe attraverso la musica.

La figura di Prometeo continua a influenzare la cultura popolare, dimostrando quanto sia ancora attuale e affascinante il mito di questo eroe antico.

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